Il tempo limite per un rimborso dall’Agenzia delle entrate è ormai giunto. Scopri di quale si tratta e come agire.
Come ogni anno, ci troviamo nel periodo della presentazione della dichiarazione dei redditi. Un momento che tra le altre cose sancisce anche la possibilità di ottenere dei rimborsi IRPEF che, però, vanno richiesti nei tempi utili. Anche se non tutti lo sanno ci sono infatti delle scadenze da rispettare e delle date prestabilite che è importante conoscere al fine di non commettere errori.
Scopriamo quindi di quali si tratta e, più nello specifico, come agire nel modo corretto (e senza inutili ritardi) per poter contare, qualora spetti davvero, sul rimborso IRPEF in cui molte persone confidano. Come molti sapranno, per la dichiarazione dei redditi è possibile agire sia in prima persona e, quindi, attraverso il modello precompilato che si trova sul sito dell’Agenzia che attraverso il centro assistenza fiscale (CAF). In ogni caso, la scadenza per chi deve ricevere dei rimborsi è prevista per il 15 luglio 2024. Cos’altro?
Rimborso dall’Agenzia delle Entrate: ecco a cosa prestare attenzione
Questo significa che per ricevere il rimborso IRPEF con la busta paga di agosto è necessario muoversi entro questa data e non oltre. In caso contrario, infatti, l’eventuale rimborso per chi avrà presentato la dichiarazione dal 16 luglio al 31 agosto, sarà versato molto più in là e, quindi, con la busta paga di ottobre. Chi invierà la stessa dal 1 al 30 settembre, invece, riceverà il rimborso solo a novembre.
Se non si agisce da soli ma ci si affida a un CAF è quindi indispensabile informarsi su quando sarà presentata la dichiarazione al fine di poter capire quando attendersi il rimborso dall’Agenzia delle Entrate. E tutto tenendo a mente che per rimborsi superiori ai 4mila euro sono previste delle verifiche preventive che potrebbero ritardare il rimborso stesso, facendolo slittare anche di diversi mesi e, quindi, fino al marzo del 2025.
In altre parole, agire per tempo garantisce quasi sicuramente la possibilità di poter contare sul rimborso in tempi utili. Cosa che cambia però in caso di carte mancanti o da rettificare, in presenza di documenti da correggere o, come già accennato, per tutti quei casi in cui risultassero rimborsi che superano la soglia dei 4mila euro. Tutti aspetti che è importante conoscere per preventivare le proprie uscite e per sapere quando attendersi esattamente l’entrata data dal rimborso.