Microsoft sta lavorando per mitigare questi problemi, che potrebbero creare ingenti danni agli utenti meno cauti.
Una mancata compatibilità tecnologica oggigiorno può portare a problemi di prestazione, sicurezza e stabilità del sistema su PC, compromettendo l’esperienza dell’utente e, in casi gravi, causando la perdita di dati importanti. Recentemente, l’ultima versione di Windows 11 ha mostrato problemi proprio riguardo la fluidità dell’interazione tra i componenti fisici e le applicazioni software dei dispositivi.
Con l’evolversi continuo delle tecnologie, mantenere aggiornato il proprio sistema con le ultime versioni di software e driver è essenziale per prevenire problemi di compatibilità. Tuttavia, gli ultimi aggiornamenti di Windows hanno spesso portato problemi agli utenti.
Specialmente quando hanno introdotto cambiamenti significativi nella gestione dell’hardware, come nel caso di dispositivi di archiviazione come gli SSD. Ecco perché gli aggiornamenti di sistema dovrebbero sempre essere accompagnati da un’attenta valutazione delle note di rilascio e delle indicazioni fornite dai produttori.
Con l’aggiornamento Windows 11 24H2, Microsoft ha introdotto una modifica che potrebbe non essere accolta positivamente da tutti gli utenti. L’update prevede l’abilitazione di default di BitLocker, il software di crittografia di Microsoft, durante l’installazione in diverse versioni del sistema operativo, incluso Windows 11 Home.
BitLocker è progettato per proteggere i dati tramite crittografia, ma questa funzionalità può avere un impatto significativo sulle prestazioni del sistema, specialmente su PC con specifiche hardware non ottimali. L’utilizzo, infatti, può rallentare le prestazioni del sistema fino al 45%.
Questo rallentamento si verifica perché il processo di crittografia e decrittografia richiesto dal programma impegna continuamente l’unità SSD durante le operazioni di lettura e scrittura. Inoltre, vi è il rischio che gli utenti meno tecnici possano attivare la crittografia senza una piena comprensione delle implicazioni, compresa la gestione delle chiavi di decrittografia, essenziali per recuperare l’accesso ai dati.
Un altro aspetto preoccupante è la sicurezza della crittografia stessa. Recentemente, è stato dimostrato che la crittografia di BitLocker può essere compromessa relativamente facilmente, come evidenziato da un esperimento in cui si utilizza un semplice Raspberry Pi Pico e si ha accesso fisico al dispositivo. Per gli utenti che desiderano evitare questi rischi, la soluzione è relativamente semplice: è possibile disabilitare la crittografia automatica navigando nelle impostazioni di Privacy & Sicurezza.
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