Una famosa app rischia la chiusura. Ecco cosa potrebbe succedere e per quale motivo qualcuno ne invoca la messa al bando.
Spesso e volentieri abbiamo un’idea decisamente troppo romantica dei social media e del variegato mondo della app. Pensiamo che siano soltanto occasioni per consumare innocenti evasioni online, per condividere commenti, post, foto, video della nostra vita e via dicendo. Il minimo che si possa dire è che i social sono ben altro che spazi neutri dove esprimere la nostra personalità.
Andiamo più vicino al vero se diciamo che i social network sono prima di tutto gigantesche macchine da soldi nelle mani di colossali aziende tecnologiche. Ma non è tutto qui: attraverso le reti sociali gli Stati controllano, monitorano, a volte orientano gli umori collettivi delle popolazioni, attività di fondamentale importanza a livello geopolitico.
Su questi network viaggiano non solo interessi, ma anche ambizioni politiche: è la geopolitica dei social. Non si spiega altrimenti il braccio di ferro che da qualche tempo contrappone gli Stati Uniti a un’applicazione sospettata di fare il gioco di una superpotenza avversaria che contende all’Aquila calva il predominio a livello planetario. A Washington perciò sembrano decisi a usare le maniere forti.
Rischio chiusura per la famosa app, cosa sta succedendo
È cosa assai nota che il principale competitor degli Stati Uniti è la Cina, il Paese del Dragone che da tempo ha messo nel mirino Taiwan. Un confronto, quello tra le due superpotenze mondiali, che si estende anche al mondo digitale dei social e delle app. Non appare per nulla casuale allora la firma che il presidente Usa Joe Biden ha appena apposto alla legge che potrebbe mettere al bando TikTok.
Come noto la società proprietaria di TikTok è la cinese ByteDance, da tempo sospettata di raccogliere dati sugli americani a vantaggio di Pechino. La nuova legge firmata da Biden, frutto di un ampio fronte bipartisan, concede nove mesi di tempo a ByteDance per vendere TIkTok a un acquirente americano.
Se entro 270 giorni non ci sarà il passaggio di proprietà, l‘app sarà messa al bando dagli app store americani e dai servizi di hosting che provvedono a supportarla. La scadenza per la vendita di TikTok è stata fissata al 19 gennaio 2025. Il presidente Usa ha però facoltà di prolungare di altri 90 giorni il termine in caso la vendita fosse in corso.
Diversi analisti però sono convinti che prima dell’effettiva messa al bando o della cessione di TikTok potrebbero passare anche anni. ByteDance infatti non appare per nulla remissiva. Il gigante hi-tech cinese è determinato anzi ad avviare una dura battaglia legale facendo leva sul primo emendamento della Costituzione americana che tutela la libertà di espressione.