Sempre più esperti avvertono gli utenti dei rischi che un uso intensivo di questi strumenti ha sul proprio benessere mentale
Controllare e scorrere i social media è diventata un’attività sempre più popolare nell’ultimo decennio. Basta salire su un mezzo pubblico, guardare la clientela di un bar o fare una passeggiata a qualsiasi ora del giorno e si vedranno decine di persone chine sul proprio smartphone. È risaputo che questi strumenti siano ormai il principale modo per riempire il proprio tempo: non appena c’è un momento libero, si sblocca il telefono e si aprono Instagram, TikTok o Facebook.
L’uso dei social media finora non è stato considerato problematico dalle istituzioni sanitarie, ma recentemente diversi esperti hanno cominciato a lanciare allarmi legati alla dipendenza da questi strumenti. Un’associazione di psicologia americana, ad esempio, stima che quasi il 10% degli americani soddisfi oggi i criteri per la dipendenza dai social media. Queste persone si ritrovano ad essere eccessivamente preoccupate per la loro presenza online, guidate da un impulso incontrollabile di accedere ai social media. Così facendo, inevitabilmente, sottraggono tempo prezioso ad altre importanti aree della vita.
Dipendenza dai social: le scioccanti conseguenze sul proprio cervello
Queste piattaforme hanno un effetto sul nostro cervello di cui è difficile rendersi conto in prima persona, ma i cui risultati saranno ben evidenti sul lungo termine. Diversi studi hanno infatti dimostrato che piattaforme come Facebook, TikTok e Instagram innescano gli stessi meccanismi mentali causati dal gioco d’azzardo e dalle droghe ricreative. Quando qualcuno sperimenta qualcosa di gratificante, nel corpo aumentano i livelli di dopamina (il neurotrasmettitore che regola il piacere, la motivazione e le emozioni).
Pertanto, il cervello riceve una “ricompensa” e associa l’attività di controllo ai social network con un sentimento positivo, che vorrà provare sempre più spesso. Tutto questo è facilmente osservabile aprendo un social media a caso: quando un individuo riceve una notifica, come un mi piace o una menzione, il cervello riceve una scarica di dopamina e l’individuo prova piacere. I social media forniscono una quantità infinita di ricompense immediate sotto forma di attenzione da parte degli altri.
Il cervello, a lungo andare, si riconfigura attraverso questo rinforzo positivo e fa desiderare alle persone sempre più mi piace, retweet e reazioni. L’uso dei social media diventa problematico quando l’individuo comincia a considerare questi siti come un meccanismo per alleviare stress, solitudine o depressione. Questo uso continuo alla fine porta a molteplici problemi interpersonali, come ignorare le relazioni reali o trascurare responsabilità lavorative, scolastiche e di salute.