Stati Uniti: l’Autorità americana per la concorrenza e 17 Stati fanno causa ad un importante sito di shopping online per monopolio “illegale”.
L’autorità garante della concorrenza, la FTC, denuncia “metodi illegali che mirano a escludere i concorrenti, a impedirne lo sviluppo e a impedire l’emergere di alternative”. L’accusano di “strategie anticoncorrenziali e sleali per mantenere illegalmente il monopolio” sul commercio online.
Martedì 26 settembre l’autorità americana garante della concorrenza, la FTC, e 17 stati americani hanno presentato una denuncia contro un sito di shiopping online, si legge in un comunicato stampa dell’agenzia federale. La FTC, responsabile della tutela dei consumatori, ha già in corso diverse indagini e denunce contro l’e-commerce su vari argomenti, dalla privacy dei dati alle sue pratiche commerciali. “Non è in questione la dimensione della piattaforma”, precisa l’istituzione, ma i “metodi illegali che mirano a escludere i concorrenti, a impedirne lo sviluppo e a impedire l’emergere di alternative”.
Secondo la FTC, Amazon scoraggia in particolare i venditori dall’offrire prezzi inferiori ai suoi sui prodotti in cui il gruppo compete con i rivenditori. L’autorità critica inoltre il colosso americano per aver subordinato l’idoneità dei commercianti al “Prime” (un abbonamento che consente ai consumatori di ricevere i prodotti in tempi rapidi) all’utilizzo dei “costosi” servizi logistici di Amazon.
“Amazon sta sfruttando il suo potere monopolistico per arricchirsi, facendo aumentare i prezzi e degradando i servizi per le decine di milioni di famiglie americane che fanno acquisti sulla sua piattaforma e per le centinaia di migliaia di “aziende che dipendono da Amazon” per commercializzare i loro prodotti”, afferma la presidente della FTC Lina Khan.
La denuncia presentata qualche giorno fa mostra chiaramente che la FTC si è radicalmente allontanata dalla sua missione di proteggere i consumatori e la concorrenza. Questa è stata la risposta di David Zapolsky, vicepresidente di Amazon, in una dichiarazione alla stampa.
Il colosso dell’e-comemrce assicura che le pratiche criticate dall’autorità hanno invece “contribuito a stimolare la concorrenza e l’innovazione in tutto il settore della vendita al dettaglio, e hanno permesso di offrire ai clienti Amazon una scelta più ampia, prezzi più bassi e tempi di consegna più rapidi, nonché maggiori opportunità” per le numerose aziende che vendono nel negozio di Amazon.
Il gruppo americano, che ha realizzato un fatturato di 134,4 miliardi di dollari e un utile netto di 6,7 miliardi di dollari nel secondo trimestre di quest’anno, sottolinea regolarmente l’aumento delle vendite realizzate dai commercianti sulla sua piattaforma.
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