Spotify sceglie di esplorare l’educazione online e lo sviluppo professionale, settori apparentemente molto distanti dal suo core business.
Spotify è da tempo la principale piattaforma di riferimento per gli appassionati di musica, podcast e, più recentemente, audiolibri. Con oltre 600 milioni di utenti attivi, l’azienda ha sempre cercato nuovi modi per coinvolgere il suo vasto pubblico.
In un mondo digitale in continua evoluzione, dove i contenuti si consumano a ritmi sempre più veloci, Spotify ha esplorato diverse vie per arricchire l’esperienza degli utenti, ma l’ultima novità è sicuramente la più inaspettata. Recentemente, la piattaforma ha deciso di fare un ulteriore passo avanti e si è spinta in un territorio inesplorato e soprattutto apparentemente così lontana dal suo business principale.
Spotify sembra infatti voler rivoluzionare non solo come consumiamo la musica, ma anche come possiamo imparare a crearla. Con la nuova funzionalità, la popolare app mira a trasformare ogni ascoltatore non solo in un fruitore passivo, ma potenzialmente in un creatore attivo di musica.
Non solo musica e podcast: Spotify amplia la sua offerta
Con un lancio al momento esclusivo per gli utenti del Regno Unito, Spotify ha introdotto una nuova sezione chiamata “Corsi”, che ha l’intento di trasformare la piattaforma in un vero e proprio ambiente educativo. Questa iniziativa segna l’ingresso di Spotify nel mondo dell’e-learning, con corsi video freemium su una varietà di argomenti che va dalla produzione musicale all’utilizzo di software come Excel.
Questa nuova iniziativa è frutto della collaborazione con partner di rilievo come Skillshare, azienda focalizzata sull’apprendimento creativo, e PLAYvirtuoso, specializzata invece in corsi per l’industria musicale. Hanno collaborato alla realizzazione dei corsi anche BBC Maestro e Thinkific, due nomi noti nel panorama dell’apprendimento online.
L’obiettivo è curare i corsi offerti in base alle preferenze e alle ricerche già effettuate dagli utenti sulla piattaforma. Il modello di business adottato prevede che i video siano di proprietà di editori terzi e concessi in licenza a Spotify, sulla cui piattaforma saranno ospitati e venduti direttamente. Questo approccio garantisce una condivisione delle entrate tra creatori, editori e la piattaforma stessa, con un meccanismo che ancora non è stato rivelato in termini di percentuali.
L’introduzione di questa nuova sezione riuscirà quindi a diversificare sempre più l’offerta di Spotify, rafforzando i margini di profitto di un’azienda già leader del settore. Per il momento, i prezzi visti nella versione inglese della sezione “Corsi” variano da £20 a £80, i corsi sono accessibili a tutti gli utenti, indipendentemente dal loro status di abbonamento.