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Spotify: raggiunti i 100 milioni di utenti attivi

E’ boom di utenti per l’applicazione Spotify mentre nel frattempo viene annunciata la rottura con Musixmatch dopo una collaborazione durata quasi un anno e mezzo. L’azienda di Daniel Ek è passata dai 75 milioni di utenti di Gennaio agli attuali 100 milioni, di cui 30 milioni hanno scelto l’abbonamento, mentre tutti gli altri continuato ad utilizzare la versione gratuita.

Spotify: fatturato quasi raddoppiato, ma alcuni negano i dati

Daniel Ek parla degli incredibili risultati della sua azienda a destra e a manca, eppure qualcuno dubita. In particolare, una società finanziaria di Lussemburgo avrebbe dichiarato che dopo diversi controlli soltanto il 10% del fatturato di Spotify deriverebbe dagli utenti che ascoltano musica. Quale sia la verità non è dato saperlo, fatto sta che la società di servizi musicali rimane la startup più quotata d’Europa, con un valore che si avvicina agli 8 miliardi di Euro. A fronte di questi grandi risultati, il fondatore dell’azienda ha ripercorso la strada che ha portato il servizio al successo:

E’ stato abbastanza chiaro che stavamo riempiendo una lacuna nel mercato e che gli utenti volevano leggere i testi durante l’ascolto di musica in streaming. Il nostro approccio è stato un successo. Il nostro modo di far fruire i testi è diventato uno standard, di fatto.

Riguardo la rottura con Musixmatch, Ek ha spiegato che l’azienda vuole che venga rispettato un proprio business model, basato sull’autosostentamento.

Apple Music doppiata dalla startup svedese

Il merito principale di Spotify è stato quello di aver compreso determinate esigenze di mercato e di aver sfruttato al momento giusto una particolare tendenza trasformando letteralmente il modo di ascoltare musica delle persone. Lo stesso merito non lo ha avuto Apple Music, che nel tempo si è vista superare e doppiare dall’azienda svedese per numero di utenti. La differenza di approccio sul mercato è stata determinante: il servizio di Daniel Ek è infatti offerto gratuitamente, anche se con dei limiti nelle funzioni; Apple Music prevede un abbonamento obbligatorio di 10 euro mensili. Il doppiaggio riguarda proprio gli utenti paganti, che per Apple rappresentano anche il totale, ovvero 15 milioni, contro i 30 milioni che hanno scelto l’abbonamento per i servizi di Ek. A livello societario, però, l’azienda di Cupertino cresce nel settore musicale, mentre per la società svedese continuano le perdite, tanto che parecchi hanno dubitato sull’affidabilità della startup. Per il momento, però, il marchio di Daniel Ek non conosce rivali e continua indisturbato la sua scalata verso il successo. 

Redazione

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