Il tuo vecchio portatile è rotto e devi comprarne subito uno nuovo? Ecco i giusti modi per disfarti di un apparecchio elettronico.
Gli apparecchi tecnologici possono diventare obsoleti nel giro di poco tempo e spesso ci si ritrova a chiedersi cosa fare del vecchio portatile mal funzionante. Il primo pensiero è smaltire il computer e acquistarne uno nuovo ma, ci sono vari modi che permettono al pc vecchio di avere una seconda vita. È fondamentale sapere come riciclare i propri dispositivi elettronici, per creare meno danni possibili all’ambiente circostante.
La maggior parte delle componenti del computer (circa il 95%) possono essere recuperate e riutilizzate per la costruzione di altri dispositivi elettronici. Gettarlo sarebbe davvero uno spreco, peraltro è bene ricordare che i pc non possono essere buttati nei cassonetti dell’immondizia, ma vanno portato in appositi centri per la raccolta differenziata degli apparecchi elettrici ed elettronici.
Prima di comprare un nuovo pc, è buona abitudine sentire il parere di un tecnico per capire se è possibile risolvere il problema con una riparazione o con un upgrade del dispositivo. Se queste opzioni non portano alla risoluzione del problema, prima di procedere con l’acquisto del nuovo computer, assicuratevi di smaltire il vostro vecchio pc seguendo questi suggerimenti utili.
Smaltisci il tuo vecchio pc in maniera ecologica
Ecodom, il principale Consorzio operante in Italia nella gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, suggerisce i metodi giusti per smaltire il proprio dispositivo non più funzionante. Ad esempio, non bisogna mai buttare i vecchi pc nella spazzatura indifferenziata, così come non vanno mai abbandonati nell’ambiente o per strada. Piuttosto, è necessario portarli alle isole ecologiche più vicine. I centri di raccolta sono strutture gestite dagli Enti Locali per la raccolta differenziata delle diverse tipologie di rifiuti (tra cui i RAEE).
Dai centri di raccolta i rifiuti vengono inviati a impianti di trattamento che garantiscono la salvaguardia dell’ambiente, evitando la dispersione di sostanze inquinanti e dannose per la salute dei cittadini e, soprattutto, il riciclo delle materie prime. È possibile, inoltre, richiedere il ritiro a domicilio dei propri dispositivi più ingombranti. Dal mese di aprile 2014, con il nuovo Decreto Legislativo 49/2014, è stato introdotto per i negozi con superficie di vendita superiore a 400 mq, l’obbligo di ritiro gratuito dei dispositivi elettronici di piccolissime dimensioni. È utile ricordare che i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, possono diventare preziose risorse se correttamente riciclati.