Quali sono i bonus che il Governo ha confermato in busta paga per il 2024? L’elenco completo da conoscere e sfruttare.
Una buona notizia per i lavoratori riguarda i bonus in busta paga che, anche nel corso del 2024, sarà possibile ricevere. Molti infatti sono stati confermati oppure prorogati dallo scorso anno, consentendo di andare a beneficiare di importi economici aggiuntivi oppure di forme di abbattimento dei contributi da versare o dell’Irpef da pagare.
Con il risultato di stipendi che in questo modo si fanno più ricchi in un periodo difficile dal punto di vista finanziario. Le misure disponibili sono molteplici ma non tutti le conoscono: ecco dunque una panoramica aggiornata delle agevolazioni in busta paga ancora disponibili e delle somme che si possono ricevere o gli sconti che si possono ottenere.
Bonus in busta paga, l’elenco delle opzioni disponibili
Iniziamo col ricordare che con bonus in busta paga si fa riferimento sia alle detrazioni che ai benefit che comportano un incremento dello stipendio dopo essere stati riconosciuti al lavoratore dipendente. Si può trattare sia di sconti sui contributi che di extra aiuti fino a benefit non monetari come servizi aggiuntivi riconosciuti al dipendente.
E che ad erogarli, in qualità di sostituto d’imposta, è il datore di lavoro stesso oppure l’Inps o lo Stato a seconda del tipo di bonus. Iniziamo con il bonus lavoratori dipendenti 2024 vale a dire l’esonero contributivo conseguente al taglio del cuneo fiscale e riguardante sia chi lavora nel pubblico che nel privato.
Andando ad abbattere la quota di contributi a carico del lavoratore, lo stipendio aumenterà di importo. Troviamo poi il bonus 100 euro noto anche come e bonus Renzi, che è stato confermato anche per il 2024. In questo caso l’importo (innalzato rispetto agli 80 euro passati) spetta a chi produce redditi fino a 15mila euro mentre nel caso di redditi fino a 28mila euro devono sussistere determinate condizioni.
Ancora da segnalare troviamo il Bonus mamme in busta paga, un sostegno per le lavoratrici madri che sono esentate dal pagamento dei contributi a loro carico. E la tassazione agevolata per i premi di produttività 2024 ovvero lo sgravio dal 10 al 5% sui premi di produttività. La revisione delle aliquote Irpef (passate da quattro a tre), confermata anche per l’anno in corso, ha prodotto un aumento delle retribuzioni per alcune fasce di reddito.
In particolare per i redditi tra 15 e 28mila euro la cui aliquota è scesa al 23%. Troviamo poi i fringe benefit che sono stati potenziati alzando la soglia di non imponibilità fino a 2000 euro per i dipendenti con figli e a 1000 euro per gli altri. Concludiamo con le detrazioni per chi ha figli fiscalmente a carico: il loro importo varia sulla base del reddito del lavoratore e riguardano soltanto i figli con almeno 21 anni (al di sotto di questa età è prevista l’erogazione dell’Assegno Unico Universale Figli).