L’app per lo shopping Temu ha preso d’assalto il mondo, attirando i clienti con prezzi stracciati, ma rappresenta un rischio per la sicurezza?
Temu sta conquistando il mercato internazionale con articoli scontati, dalla moda alle forniture per animali domestici fino ai prodotti per la casa. La nota app tuttavia sta affrontando un’altra azione legale collettiva. Il colosso del fast fashion starebbe ingannando i consumatori riguardo alla portata dei dati raccolti e al modo in cui vengono utilizzati.
Disponibile negli Stati Uniti da settembre 2022, la piattaforma di e-commerce ha fatto passi da gigante. Nel suo primo mese online, Temu aveva 4,5 milioni di utenti attivi mensili in America, ma di recente sono emersi preoccupanti dati per tutti gli utenti che la utilizzano. Di seguito, scopriamo tutte le novità e i rischi.
Temu, l’app per lo shopping è un “malware pericoloso”
Il caso, depositato presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti nel distretto settentrionale dell’Illinois, segue un caso di class action simile depositato a settembre. Gli avvocati affermano che Temu raccoglie dati “oltre quanto necessario per un’app di shopping online“, comprese informazioni biometriche come caratteristiche facciali, impronte vocali e impronte digitali. Gli esperti hanno affermato che la piattaforma è in grado di leggere messaggi privati, apportare modifiche alle impostazioni del telefono ecc.
La nuova denuncia evidenzia il fatto che la piattaforma sia intenzionalmente carica di strumenti per eseguire attività malware e spyware pericolose sui dispositivi. Sembrerebbe inoltre che siano sono compiuti grandi sforzi per nascondere l’intento dannoso e l’invadenza del software.
Gli avvocati che rappresentano i querelanti sostengono inoltre che Temu stia cercando di massimizzare il suo accesso ai dati degli utenti attraverso pratiche commerciali sleali e ingannevoli, ovvero offrendo premi e sconti per gli amici. Più in generale, la causa sostiene che i prodotti a basso prezzo attirano gli utenti verso la piattaforma.
Temu è di proprietà di PDD Holdings, con sede in Cina. Prima di essa, l’azienda aveva un’altra app per lo shopping online, Pinduoduo, che a marzo è stato sospesa dal Google Play Store a causa della presenza di malware che sfruttavano le vulnerabilità dei sistemi operativi Android. I funzionari del governo statunitense hanno sollevato preoccupazioni circa l’influenza e il coinvolgimento del Partito Comunista Cinese nell’azienda, ma ciò non ha impedito a Temu di diventare enormemente popolare tra i consumatori americani.