Per chi sta considerando l’acquisto, il consiglio è di aspettare che l’azienda rilasci aggiornamenti e correzioni definitive.
Non sempre i progetti delle grandi aziende tecnologiche vengono accolti con entusiasmo dal pubblico. L’innovazione, seppur fondamentale, può spesso portare a imprevisti che minano la fiducia dei consumatori. Questo è particolarmente vero quando si parla di componenti hardware destinati ai personal computer, dove l’affidabilità e la stabilità sono essenziali per garantire prestazioni ottimali.
In alcuni casi, i problemi sono così gravi da costringere utenti e rivenditori a restituire i dispositivi difettosi. Questa situazione crea grande frustrazione tra i consumatori, ma soprattutto genera notevoli difficoltà logistiche per i rivenditori.
Recentemente si è verificato un caso emblematico di tale situazione: una serie di CPU rilasciate di recente hanno subito un drastico incremento nei tassi di reso. Questa situazione evidenzia l’importanza di un’attenta valutazione prima di procedere all’acquisto di nuovi componenti tecnologici, specialmente se appena lanciati sul mercato.
Processori di ultima generazione con problemi di instabilità
I processori Intel di 14a e 13a generazione sono al centro di grandi polemiche a causa di significativi problemi di instabilità. Molti utenti stanno riscontrando malfunzionamenti che rendono le CPU inutilizzabili per compiti quotidiani e professionali. Di conseguenza, i principali rivenditori europei stanno portando avanti un impressionante numero di richieste di reso.
La situazione è così grave che alcuni rivenditori hanno registrato tassi di reso quattro volte superiori per le CPU di 13a generazione rispetto alla 12a generazione, mentre le CPU di 14a generazione hanno un tasso di reso triplicato rispetto ai modelli Alder Lake. La principale causa indicata da Intel è l’elevata tensione operativa che compromette la stabilità del sistema, ma diversi esperti suggeriscono che il problema sia più profondo e complesso da risolvere.
Questo fenomeno ha creato un vero e proprio caos nella catena di approvvigionamento, con un numero crescente di consumatori che si affrettano a richiedere un rimborso. Inoltre, un recente rapporto ha rivelato che Intel sta negando molte delle richieste di RMA (Return Merchandise Authorization), aggravando ulteriormente la situazione sia per i consumatori che per i rivenditori.
Per chi sta considerando l’acquisto di una nuova CPU, il consiglio è di aspettare che Intel rilasci aggiornamenti e correzioni definitive. Solo allora sarà possibile valutare l’acquisto senza il rischio di dover affrontare problemi di instabilità che attualmente affliggono queste generazioni di processori