Il social che usi tutti i giorni sta per diventare l’ennesima piattaforma a pagamento? Un esperimento è già in corso.
Sembra che il periodo di grazia in cui tutto su internet era gratis (anche se abbiamo imparato tutti che su internet nulla è davvero gratis) sia finito. O stia comunque passando a qualcosa di diverso in cui parti dei servizi rimangono disponibili per tutti mentre altre parti cambiano e diventano per esempio a pagamento con caratteristiche però esclusive.
Caratteristiche per le quali, questa è la visione dei CEO, gli utenti saranno più che disposti a pagare qualcosa. Tra gli esperimenti che meglio incarnano l’idea di aree private c’è Patreon. Non è tecnicamente un social ma più una piattaforma in cui creativi di ogni tipo danno vita alla propria piccola community, cui decidono di dare in base a quanto gli utenti stessi sono disposti a pagare. Un’idea che deve avere affascinato anche un’altra persona.
Anche questo social vuole gli abbonamenti
Huffman, infatti, durante l’ultimo incontro con gli azionisti ha chiarito come la sua piattaforma stia cercando di trovare altri modi per monetizzare. Modi che non siano legati soltanto agli spazi pubblicitari oppure che non facciano parte di quel famoso accordo con Google.
Nuovi sistemi che potrebbero arrivare dall’inserimento di paywall e aree riservate. Il CEO ha ribadito che la forma di Reddit gratuita, aperta e libera rimarrà esattamente com’è ma che ci sarà anche un nuovo spazio per “nuove tipologie di subreddit”.
E all’interno di questi nuovi subforum l’accesso sarà gestito in base a quanto gli utenti vogliono pagare. Le motivazioni per spingere nella costruzione di spazi privati sono diverse. Da una parte allinea reddit a quello che succede altrove, provando quindi a fornire servizi per cui i suoi utenti altrimenti andrebbero fuori dalla piattaforma.
C’è poi l’animazione dei forum che deve servire anche ad addestrare meglio l’intelligenza artificiale di Google: con la creazione di nuovi spazi esclusivi è possibile che in queste comunità riservate l’attività sia più alta producendo quindi più contenuto da usare come palestra e poi ovviamente c’è il fatto che la piattaforma probabilmente tratterrà una percentuale sugli abbonamenti per continuare ad avere denaro da investire.
Un nuovo modello di business ibrido rispetto al passato ma che non è del tutto nuovo nel panorama globale dei social. Un esempio che si può fare è quello che succede con il social che chiamavamo Twitter, passato ora nelle mani di Elon Musk, in cui esistono modi in cui chi è più attivo può monetizzare l’engagement che riceve. Se questa nuova zona a pagamento finirà con l’interferire con la parte libera e gratuita lo scopriremo rapidamente.