Disdire il contratto della fibra ottica è possibile, ma bisogna adottare la giusta procedura: come farla e costi della stessa
Ogni cliente di una compagnia telefonica ha il pieno diritto di richiedere la disdetta del contratto di fornitura in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione. Non ci sono a tal proposito degli obblighi da rispettare se non i 30 giorni di preavviso che per legge possono essere richiesti al cliente dal fornitore.
Di certo, ogni azienda che fornisce il servizio di fibra ottica ha modalità e procedure che sono diverse, così come diverse e di vario genere sono le modulistiche richieste e i documenti da fornire. Può inoltre capitare che il fornitore del servizio possa richiedere la restituzione del modem soprattutto de consegnato in comodato d’uso.
Disdetta dal contratto della Fibra ottica: come funziona
I motivi che spingono una persona a richiedere la disdetta dal contratto sono essenzialmente tre: la velocità effettiva della connessione non è quella indicata, la presenza sul mercato di offerte economicamente più convenienti, la morte del titolare del contratto. Per ogni caso è previsto un diverso percorso, con un riferimento particolare alla disciplina dell’Agcom (Autorità per la garanzia delle comunicazioni) che vigila al fine di evitare costi di recessione e di disdetta non in proporzione al valore del contratto. La disdetta o recesso avviene quando il contratto scade e si decide di non rinnovarlo.
Importante rispettare i tempi di preavviso, non oltre i 30 giorni, che indica la compagnia telefonica. L’azienda deve inoltre fornire al cliente un’indicazione chiara dei tempi di attesa per lo svolgimento di tutta la procedura e deli eventuali costi da sostenere in tal caso. Va sottolineato comunque che nel caso di disdetta o recesso alla scadenza del contratto, il cliente non deve pagare alcuna penale, anche se la compagnia può pretendere dei costi di pratica per la fine della linea telefonica e per il passaggio ad altra azienda.
Una decisiva delibera dell’Autorità garante delle comunicazioni ha indicato che le spese di recesso non possono essere superiori al canone medio mensile pagato dal cliente con il contratto. Altro costo potrebbe derivare dalla restituzione del modem, in caso di disdetta il cliente deve pagare quanto ancora dovuto per il dispositivo, pagando in un’unica soluzione o a rate la parte residua. Le compagnie che forniscono la fibra ottica devono fornire indicazioni precise riguardo i costi che deve affrontare il cliente, indicando le spese di recesso, quelle degli sconti da restituire e quelle per la restituzione dei beni e servizi, compreso il modem, forniti al cliente.