Occhio a queste parole su WhatsApp, non vanno mai scritte ad amici e parenti. Ecco cosa potrebbe succedervi, che rischio.
Ancora oggi, milioni di persone utilizzano ogni giorno WhatsApp. La piattaforma di messaggistica di proprietà di Meta ha saputo arricchirsi nel corso degli anni, andando ad integrare una lunga serie di strumenti e funzionalità utilissime. Che danno modo gratuitamente di poter scambiare messaggi di testo, contenuti multimediali, fare chiamate, videochiamate, note audio, inserire aggiornamenti di stato e tanto altro.
Tutto comodamente da un’app per lo smartphone o da desktop, facendo il login col proprio account gratuito. Bisogna però stare molto attenti ad alcuni fattori, che sono fondamentali per la sicurezza personale e non solo. Oggi parliamo nello specifico di alcune parole che non andrebbero mai scritte ad amici e parenti. Non ci avete mai pensato, ma potrebbero costarvi veramente caro. Ecco di quali si tratta, la lista complete da bandire nel vostro vocabolario.
Non scrivete queste parole su WhatsApp: ecco cosa rischiate
Vi sembrerà incredibile, ma anche nelle chat di WhatsApp coi vostri amici e parenti ci sono alcune parole che non vanno mai scritte. Altrimenti ci sono possibili conseguenze molto gravi che possono sfociare anche nel civile o penale. Con la legge che parla chiaro e ha alcune normative ad hoc destinate proprio a questo tipo di vicende.
Sono in particolare tre i possibili reati a cui si potrebbe andare incontro, ossia diffamazione, ingiuria e minacce. Degli illeciti che possono compiersi anche con una breve frase o una sola parola. Pensate che ci sono multe molto gravi e che superano le migliaia di euro che potrebbero venirvi inflitte. Per la diffamazione si parla di reclusione fino ad un anno e di una sanzione fino a 1.032 euro.
Per l’ingiuria invece, essendo un illecito civile si va incontro solo ad una multa che va dai 200 ai 12000 euro se viene commessa in presenza di altre persone. Da 100 a 8000 euro se invece è diretta ad un singolo. Infine ci sono le minacce, che sono punite da sanzioni di 1032 euro come previsto dall’art. 618 del Codice penale. Salvo aggravanti, con i singoli casi che potrebbero portare ad aumenti della sanzione e anche a possibile reclusione.
Non essendoci un reale vocabolario delle parole da non dire, dovete stare attenti a quelle che sono le vostre intenzioni e al modo in cui le formulate. Anche solo un “cog****e” detto in toni dispregiativi potrebbe portare a conseguenze dal punto di vista civile e penale.