L’utilizzo dei messaggi vocali su Whatsapp è una comodità che, se abusata, può diventare un’arma a doppio taglio: i rischi di questa pratica.
Se non ci fossero bisognerebbe inventarli, alcuni direbbero; eppure questo strumento, seppur utilizzato dalla maggior parte della platea di Whatsapp, potrebbe diventare motivo di controversie. La piattaforma di Meta, ad oggi, è la più utilizzata in tutto il mondo, poiché offre un servizio trasparente, istantaneo e dal facile utilizzo. Eppure qualche pecca potrebbe averla; o meglio, il problema potrebbe sorgere dallo scorretto utilizzo di questa tecnologia.
Ebbene sì, in questo caso parliamo dei messaggi vocali, coloro che ci permettono di incidere un concetto senza perdere il valore che solo il tono di voce può conferire. Essenziale in alcuni casi, tanto che i programmatori dell’app hanno scelto di inserire addirittura l’opzione dei video istantanei, così da dare maggior valore anche alle espressioni facciali.
Eppure, per quanto si cerca di rendere questo tipo di comunicazione quanto più reale possibile, i messaggi vocali possono essere visti come veri e propri “sequestri auditivi” quando abusati, generando malcontento tra chi preferisce comunicazioni più secche e sostanziali. Ciò, per quanto sottovalutato, è stato dimostrato come può coincidere con una comunicazione compromessa.
Whatsapp: i rischi silenziosi sugli abusi dei messaggi vocali
Come detto in precedenza, i messaggi vocali, grazie alla loro capacità di trasmettere emozioni e intonazioni in modo più completo rispetto ai testi scritti, sono diventati uno strumento popolare di comunicazione. Tuttavia, è essenziale utilizzare questa funzione in modo equilibrato per evitare frustrazioni e disguidi.
Può capitare, infatti, ad una persona che riceve un vocale di lunghezza pari o superiore a due minuti, eviti di ascoltare il vocale, così da interrompere la comunicazione. Questo può essere frustrante, soprattutto se il messaggio ha una certa rilevanza. Tuttavia, è un meccanismo totalmente inconscio, nonché automatico.
A differenza delle chiamate, i vocali hanno una comunicazione a senso unico, ossia non vi è la possibilità di controbattere durante il discorso, cosa che potrebbe far perdere punti essenziali della conversazione. L’abuso, invece, sorge quando un concetto semplice viene allungato da chi non ha il dono della sintesi. Alla luce di ciò, onde evitare possibili disguidi, è bene seguire alcuni semplici consigli per una comunicazione efficace.
Innanzitutto, prima di inviare un vocale su Whatsapp, invia un breve messaggio testuale annunciando l’argomento e la necessità di ascolto. Scegli il momento opportuno per l’ascolto e cerca di evitare di aspettarti una risposta immediata se il contesto non lo permette.
Ovviamente, anche limitare la durata rappresenta una marcia in più, così come tenere in considerazione che chi lo riceve potrebbe non essere contento di ascoltare un messaggio di un certo tipo di lunghezza. Ad ogni modo, è bene esprimere le proprie preferenze nei messaggi (se si preferisce il testo, se non si ha modo di ascoltarlo, ecc), evitando così disagi ed incomprensioni. Insomma, la sincerità e il rispetto altrui non dovrebbero mai mancare.