Presto sarà interrotto il supporto tecnico a Windows 10, ma scatta la petizione contro questa misura: cosa sta succedendo nel dettaglio
Il continuo aggiornamento dei sistemi operativi è un meccanismo fondamentale del progresso tecnologico: oltre a garantire funzioni sempre nuove e migliorare le prestazioni del sistema, infatti, consentono di mantenere un alto livello di sicurezza sui sistemi che diventano sempre più sicuri rispetto al pericolo di hacking e manomissioni dall’esterno.
Il problema è che spesso gli aggiornamenti di sistema operativo risultano piuttosto traumatici poiché in alcuni momenti della loro evoluzione il salto performativo è così alto da necessitare un cambio di hardware. In parole molto semplici, alcuni aggiornamenti dei sistemi operativi non girano sui vecchi computer, che non possono assicurare le prestazioni tecniche di base per il loro funzionamento.
Questo significa che in moltissimi casi per scaricare e far funzionare un nuovo sistema operativo è necessario acquistare un altro computer: una spesa spesso onerosa che moltissime persone non possono permettersi. La soluzione potrebbe essere molto semplice: continuare a utilizzare una versione meno aggiornata ma comunque funzionante del sistema operativo in questione, soprattutto se quello nuovo ha sviluppato funzioni di cui possiamo fare serenamente a meno.
Le cose però non sono così semplici perché le grandi aziende tech forniscono supporto tecnico e di sicurezza solo ai loro sistemi operativi più aggiornati. Non avrebbe alcun senso, per esempio, fornire ancora supporto tecnico a Windows 95, dal momento che le macchine con quel determinato sistema operativo sono obsolete e sono pochissimi gli utenti che ancora lo adoperano. Sta succedendo qualcosa di simile con Windows 10: Microsoft ha annunciato che interromperà presto il supporto al vecchio SO.
Windows 11 è stato uno di quei sistemi operativi che ha segnato un balzo significativo in avanti rispetto alle prestazioni di quello precedente. Questo ha portato, come abbiamo già accennato prima, a un problema non indifferente: Windows 11 non gira su moltissimi computer attualmente in uso, e non si parla in questo caso di computer obsoleti, ma di macchine acquistate una manciata di anni fa e ancora in uso soprattutto negli ospedali e nelle amministrazioni pubbliche.
Questo significa che negli Stati Uniti moltissimi utenti e moltissime aziende(non dimentichiamo che gli ospedali negli USA sono aziende a tutti gli effetti) dovranno cambiare milioni di computer che potrebbero non essere recuperabili in alcun modo e che finiranno praticamente in discarica. Se l’impatto ambientale dell’operazione è sicuramente significativo non si può trascurare però anche l’impatto economico e sociale di quanto sta accadendo.
Moltissimi utenti privati delle fasce più povere non potranno acquistare computer adeguati e ci potrebbero essere moltissimi malfunzionamenti nelle infrastrutture informatiche fondamentali come quelle degli ospedali. Per questo motivo è stata presentata all’amministratore delegato di Microsoft una petizione affinché Microsoft continui a supportare Windows 10 anche dopo il 25 Ottobre 2025, data fissata per l’interruzione del servizio, soprattutto considerando che Windows 10 è ancora il sistema operativo più diffuso al mondo.
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