Aspettando Copilot, Microsoft trasforma Windows 11 introducendo ChatGPT: ecco come cambia l’OS con l’AI.
Un pensiero ricorrente. Quotidiano. Un chiodo fisso, per molti un’ossessione. La parola più in hype (e questo è niente) di questo 2023 che volge al termine: intelligenza artificiale. Intelligenza artificiale e i suoi derivati, IA all’italiana, AI per chi vuole mantenere la sua estrazione anglofona, tanto fa lo stesso.
Intelligenza artificiale di qua, Intelligenza artificiale di là, in questo o in quel dispositivo, sembra un ritornello pensando alle Big Tech. Un meccanismo quasi perverso innescato da ChatGPT, il bot di OpenAI chiacchierato, bannato, normalizzato. E ora praticamente dappertutto.
L’hai introdotto pure Microsoft su Windows 11, quasi da apripista a Copilot, quell’assistente operante nel cloud che attualmente funge da aiutante delle grandi aziende (non ancora per tutti gli utenti) negli ambienti di sviluppo integrato di Visual Studio Code, Visual Studio, Neovim e JetBrains mediante l’autocompletamento del codice. Arriverà per tutti nel 2024. Nel frattempo ChatGPT su Windows 11 dà un saggio delle sue qualità
Microsoft, ChatGPT su Windows: l’AI per generare comandi, spiegare errori e ottenere consigli
Windows Terminal, infatti, riceverà una funzionalità opzionale: la “chat AI” basata su ChatGPT su Windows 11. L’integrazione di ChatGPT è ora disponibile in Terminal (Canary), un nuovo canale di sviluppo per testare funzionalità sperimentali prima di un’implementazione più ampia. Con ChatGPT AI Chat nel Terminale, puoi utilizzare l’intelligenza artificiale per generare comandi, spiegare errori e ottenere consigli.
Il piano strategico di Microsoft è che Terminal utilizzi l’intelligenza artificiale in linguaggio naturale per spiegare comandi o errori che potresti riscontrare durante l’esecuzione dei comandi stessi. Non solo: l’AI può suggerire azioni, come per esempio un comando alternativo quando l’originale non funziona. È esattamente come anticipato da Microsoft stessa durante durante la conferenza degli sviluppatori Build 2023. Attualmente pare esserci soltanto un problema: questa funzionalità non è inclusa nel modello a linguaggio grande.
Non ci vuole uno scienziato per capire che proprio per il suo essere in una fase di sperimentazione, non passerà tempo che la funzionalità venga ulteriormente migliorata e condivisa, ma per il momento il colosso di Redmond sta spingendo affinché si viri sul servizio Azure OpenAI, disponibile soltanto per il servizio API, solo su invito di OpenAI basato su Azure. Ovvio che la situazione potrebbe cambiare in futuro, come altrettanto ovvio che per il momento bisogna legarsi con un abbonamento a ChatGPT su Windows 11, spendere spendere soldi per avere le chiavi API e accedere a tante funzionalità che fanno della reattività ed adattabilità il loro punto di forza.