State attenti a questa impostazione di Windows. Il sistema operativo registra quello che fate, è scattato l’allarme tra gli utenti.
La protezione dei propri dati personali in rete gioca da sempre un ruolo decisivo. In particolare negli ultimi anni, tenendo conto del fatto che gli attacchi da parte di hacker e cybercriminali si sono moltiplicati all’ennesima potenza. Esistono una serie di indicazioni e di trucchi utili per far sì che le vostre informazioni siano sempre protette e non finiscano nelle mani di persone indesiderate.
Parliamo oggi di una impostazione di Windows a cui dovete fare molta attenzione. Secondo quanto segnalato da diversi esperti del settore, infatti, il sistema operativo di Microsoft registrerebbe tutto quello che fate. E dunque il rischio è che finisca tutto in rete. Ecco tutto quello che dovete sapere a riguardo, solo così avrete la certezza di non mettervi a repentaglio.
Attenzione a quest’impostazione di Windows: come proteggere i vostri dati
Ad annunciare il tutto ci ha pensato la testata Wired, secondo cui alcuni ricercatori di sicurezza avrebbero già dimostrato che una nuova funzionalità di Windows registrerebbe tutto quello che facciamo al PC. Si tratta di Recall, abilitata all’intelligenza artificiale e in grado di tenere traccia di ogni nostra attività. Andando a catturare screenshot e a scansionarli per avere informazioni pertinenti da recuperare.
La cosa più preoccupante è che queste catture dello schermo vengono memorizzate in un database che non è crittografato. Parliamo di una svista molto preoccupante, considerando che in questo modo hacker e cybercriminali potrebbero avere modo in qualche istante di accedere a queste informazioni e di farle loro. Con possibili conseguente disastrose.
Pensate per esempio se viene effettuato uno screenshot mentre state accedendo all’app di home banking o al vostro account social personale. L’esperto di sicurezza informatica Alex Hagenah ha addirittura creato uno strumento apposito. Si chiama TotalRecall ed è in grado di sfruttare il sistema estraendo tutti i dati che Recall può raccogliere. Così da poter dimostrare i possibili rischi che la feature di Windows potrebbe avere.
Ma come fare per risolvere? Al momento, non ci sono troppe soluzioni. L’idea degli esperti è che Microsoft stessa dovrebbe richiamare temporaneamente Recall e rielaborare il tutto. Facendo sì che i database in cui vengono salvati i dati raccolti dagli utenti siano crittografati. Così che nessun cybercriminale abbia modo di metterci mano e farne ciò che vuole.